Confermabili due anni supplenze su posto di sostegno ottenute nell’anno scolastico 2024/2025. DL Sport e Scuola introduce la disciplina della continuità didattica dei docenti di sostegno basata sulla richiesta della famiglia dello studente
Confermabili due anni supplenze su posto di sostegno grazie all’entrata in vigore dell’art. 8, DL Sport e Scuola (decreto-legge n. 71 del 31 maggio 2024) entrato in vigore lo scorso 30 luglio 2024. La disciplina annuncia importanti novità circa i posti di sostegno; infatti, la norma garantisce la continuità didattica dei docenti di sostegno su richiesta della famiglia dello studente.
Confermabili due anni supplenze su posto di sostegno, come funziona?
Il DL 71/2024 (c.d. DL Sport e Scuola) consente alla famiglia di uno studente con disabilità di richiedere al Dirigente Scolastico la conferma dell’insegnante supplente per l’anno scolastico successivo. Il Dirigente, dopo aver verificato la disponibilità effettiva del posto, il diritto del docente alla nomina all’interno dei posti disponibili e le operazioni corrispondenti al personale a tempo indeterminato, potrà proporre al supplente su posto di sostegno la conferma anche per l’anno scolastico successivo.
Tuttavia, questa misura sarà attuata in modo efficace a partire dall’anno scolastico 2025/2026, ossia l’anno in cui è prevista la conferma sul posto di sostegno. Per renderla operativa, come stabilito dalla norma, sarà necessario che il Ministero dell’Istruzione e del Merito emani appositi decreti.
Quali sono i docenti sono interessati?
- docenti in possesso di specializzazione;
- docenti privi del titolo di specializzazione inseriti nella seconda fascia delle GPS Sostegno;
- docenti privi del titolo di specializzazione individuati dalle graduatorie incrociate sostegno;
- la norma non fa menzione dei docenti individuati tramite Interpello (procedura che dall’anno scolastico 2024/25 sostituisce la MAD).
Scuola: comunità educante
“Le famiglie non sono dei privati e ricordo a tutti che l’articolo 30 della Costituzione attribuisce innanzitutto ai genitori il diritto-dovere di istruire, formare ed educare i figli. – afferma il ministro Valditara – E qui si capisce chi è a favore di una scuola concepita come comunità educante in cui famiglia e docenti, esigenze degli studenti e centralità della persona si uniscono e si esaltano e chi, invece, ha una concezione statalista e illiberale della scuola. Inoltre, già l’anno scorso avevo fortemente voluto che i docenti di sostegno assunti in ruolo rimanessero per tre anni sulla stessa cattedra. Anche questa è stata un’innovazione importante”.
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