Conclave 2025 la data confermata dalla Sanata Sede. Leggi qui tutte le info

Conclave 2025 la data confermata dalla Santa Sede. Leggi qui tutte le info

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Conclave 2025 la data scelta stamattina dai cardinali riuniti durante la quinta Congregazione generale. Il direttore della Sala Stampa vaticana, il cardinale Matteo Bruni, ha comunicato che non ci saranno ritardi per “motivi di salute” di alcuni candidati chiamati a scegliere il 267° Pontefice.

Conclave 2025 la data scelta dai cardinali

133 i porporati sotto la soglia degli 80 anni che sono chiamati ad eleggere il futuro pontefice.  Stamattina i 180 cardinali hanno stabilito mercoledì 7 maggio come la data dell’inizio del conclave per l’elezione del successore di Papa Bergoglio.

Parolin presiederà l’elezione

Sarà il cardinale Pietro Parolin, ha fatto sapere il direttore della Sala Stampa, a presiedere l’elezione del successore di Papa Francesco.

Origine del conclave

Il conclave è la riunione del Collegio cardinalizio della Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo Papa, nonché la sala dove avviene tale riunione. Il termine deriva dal latino cum clave, cioè “(chiuso) con la chiave“. L’evento storico che diede questo nome all’elezione dei pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da costringerli a decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice, ruolo che andò a papa Gregorio X.

Come si svolge il conclave per l’elezione del Sommo Pontefice?

Il conclave ha inizio con la celebrazione della Messa “Pro Eligendo Papa“, nella Basilica di San Pietro. Successivamente, i cardinali si trasferiscono nella Domus Sanctae Marthae, la residenza all’interno del Vaticano, dove soggiorneranno per tutta la durata delle votazioni. In processione solenne, si dirigono poi alla Cappella Sistina, dove si svolgerà l’elezione vera e propria.

Extra omnes!

All’interno della Cappella, ogni porporato presta il giuramento di mantenere il massimo riserbo su tutto ciò che riguarda l’elezione del Sommo Pontefice. Dopo il tradizionale comando “Extra omnes!”, ossia “Tutti fuori!”, le porte vengono sigillate, sancendo l’inizio dell’isolamento. Questo ordine impone a tutti gli astanti che non siano lo stesso maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l’ecclesiastico incaricato di tenere l’ultima meditazione e i cardinali elettori di uscire dalla Cappella Sistina.

Le votazioni

Le votazioni si svolgono in modo rigorosamente segreto. Ogni cardinale riceve una scheda su cui scrive il nome del candidato che ritiene più adatto a diventare Papa. Le schede vengono poi raccolte e scrutinate pubblicamente: ogni voto viene letto ad alta voce e annotato. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei voti. Solitamente si tengono quattro votazioni al giorno: due al mattino e due al pomeriggio.

Fumata nera e fumata bianca

Al termine di ogni sessione, le schede vengono bruciate in una stufa particolare. Se il Papa non è stato eletto, viene prodotto fumo nero. Se un candidato riceve un numero di voti pari o superiore ai due terzi del numero totale dei votanti, l’elezione di tale candidato a pontefice è canonicamente valida e il fumo che si alza dalla Cappella Sistina è bianco: è il segnale che è stato scelto un nuovo Papa. A conferma, risuonano anche le campane di San Pietro.

La Stanza delle Lacrime

Una volta eletto, il nuovo Pontefice viene invitato ad accettare ufficialmente l’incarico. Dopo aver dato il suo consenso, sceglie il proprio nome pontificale. Poi il neoeletto papa si ritira nella “Stanza delle Lacrime“, ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, per indossare per la prima volta la talare bianca e i paramenti con i quali si presenterà in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro.

Conclusione ufficiale del conclave

Dopo la vestizione con i paramenti papali, il neoeletto ritorna nella Cappella Sistina e siede alla cattedra. Il cardinale decano invita il nuovo papa, «eletto alla Cattedra di Pietro», a rileggere un passo del vangelo di Matteo, con il quale Cristo promise a Pietro e ai suoi successori il primato del ministero apostolico. Dopo la lettura evangelica e la preghiera per il nuovo papa, i cardinali si accostano al nuovo Sommo Pontefice per prestargli l’atto di ossequio e di obbedienza. Viene infine intonato il canto del Te Deum.  A questo punto il conclave è ufficialmente terminato.

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!

L’annuncio ufficiale viene dato dal cardinale protodiacono con la storica formula: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”.

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Michele Fratantuono

Ho 28 anni e sono uno studente di Giurisprudenza con una fervente passione per il diritto, la giustizia e l'uguaglianza. Oltre agli studi legali, sono appassionato di lettura, in particolare di saggi storici e filosofici, che arricchiscono la mia visione del mondo.

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