Canoe sul Biferno IPSEOA e Molise Avventura. gli studenti e Furio in una natura da urlo

Canoe sul Biferno IPSEOA e Molise Avventura: gli studenti e Furio in una natura da urlo

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Canoe sul Biferno IPSEOA e Molise Avventura: un connubio perfetto che ha portato ragazze e ragazzi dell’Alberghiero di Bojano – sede Vinchiaturo – a sperimentare una esperienza unica, che lascerà il segno, accolta con entusiasmo e interesse da docenti e studenti e realizzata grazie alla lungimiranza della dirigente dell’omnicomprensivo, Maria Teresa Imparato.

Un progetto – spiega la tutor, la prof.ssa Roberta Rotili – riservato alle classi prime, ma poiché l’anno scorso non si è potuto realizzare, quest’anno abbiamo coinvolto le prime classi attuali assieme alle prime dell’anno precedente. I nostri studenti hanno avuto l’opportunità di praticare uno sport nuovo, si sono approcciati con grande entusiasmo, sono apparsi da subito interessati, sono stati coinvolti anche alunni con bisogni educativi speciali”.

Le canoe sono partite da La Piana dei Mulini, antico casolare divenuto struttura di ristorazione. Qui, nell’ splendido parco fluviale che accoglie un mulino risalente al ‘700, 15 giovani hanno potuto assaporare un’esperienza entusiasmante assieme agli insegnanti: Patrizia Niro, Rossella Cardamone, Iolanda Lombardi, Carmine Gioia e Cristina Romano con la tutor, Roberta Rotili, (referenti di plesso Francesco Ciarciaglino e Piera Piacquadio) che hanno preso parte alle giornate in outdoor dal lunedì al venerdì, sotto la guida attenta degli istruttori ed esperti di Molise Avventura, Pietro Mastrobuono e Andrea Evangelista, con il marinaio Furio.

Maria Teresa Imparato: contesti di apprendimento non formali

“Il progetto Accoglienza in canoa – le dichiarazioni della dirigente dell’importante complesso scolastico di Bojano, Maria Teresa Imparato – ha permesso ai nuovi studenti della classe prima dell’ IPSEOA di prendere contatto con la nuova scuola in modo sicuramente non tradizionale. Accolti dagli studenti più grandi, hanno avuto modo di socializzare con loro in un contesto di apprendimento non formale, a stretto contatto con la natura, superando il confine dell’ aula scolastica. L’ esperienza è stata estremamente arricchente e positiva per tutti, studenti e docenti.”

Abbiamo voluto ascoltare dalla voce dei ragazzi un commento su questo ennesimo progetto vincente dell’istituto di Bojano, I. O. LOMBARDO RADICE-AMATUZIO PALLOTTA, polo scolastico d’eccellenza, che comprende Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo grado, Liceo Scientifico, Liceo del Made in Italy, Liceo delle Scienze Sociali, Istituto Tecnico Economico e, appunto, l’Ipseoa di Vinchiaturo.

MARCO CIARAMELLA (1^A IPSEOA): NATURA E ADRENALINA!

“Il primo giorno sono venuti a prenderci con il pullmino di Molise Avventura – racconta Marco – e ci hanno accompagnati alla Piana dei Mulini. E’ stato illustrato il progetto che ha coinvolto la nostra scuola e siamo passati alle spiegazioni “tecniche”. La cosa che mi ha colpito di più, il fatto che per andare a destra bisogna remare a sinistra, e viceversa. Inoltre chi sta dietro ha un ruolo importantissimo, perché da lui dipende la direzione che può prendere la canoa. Nei giorni successivi abbiamo dovuto superare traguardi sempre più alti, abbiamo imparato a stare da soli con l’istruttore in canoa, e abbiamo partecipato a vere e proprie gare. Il mio team, composto, oltre che da me, da Alessio Di Palma, si è fatto onore: siamo arrivati secondi! Il nostro percorso consisteva nell’aggirare una pietra segnalata da una bottiglia, disegnando un’otto ideale. C’erano dei premi in palio, è stato fantastico gareggiare e vincere!”

Marco, cosa ti ha colpito maggiormente dell’attività svolta?

“I luoghi, magnifici, magici, la cura e l’attenzione, la salvaguardia dell’area naturale, i pesci che nuotavano a filo d’acqua e ci accompagnavano idealmente nel nostro viaggio.  Ed è stato bello sperimentare il fatto di lavorare in gruppo, con gli studenti delle classi seconde che ci aiutavano a salire e a scendere. Ecco, la collaborazione è stata fattiva, concreta e ci ha regalato la possibilità di rilassarci, di vincere la paura, di concederci di poter godere appieno della giornata sapendo di essere al sicuro, con tanti occhi puntati su ognuno di noi. Io sono entrato a settembre in questa scuola, (l’IPSEOA Matese di Bojano, sede Vinchiaturo, ndr) ma mai avrei potuto immaginare un’esperienza del genere. Quelli di Ragioneria ci avevano raccontato qualcosa del genere, ma viverla sulla propria pelle è un’altra cosa: consiglio vivamente di provare!”

Marco, cosa ti porti “a casa” di questa esperienza?

Emozioni e ricordi belli, una esperienza da rifare, per poter avere il tempo e la lucidità di osservare meglio i luoghi e godere di tanta bellezza nella natura. In passato c’èro stato con mia mamma, Miriam Risi, ma ero più piccolo e ovviamente non c’era la complicità della classe”.

Il momento che mi è piaciuto di più?

La gara, l’adrenalina, il tifo, i premi, la soddisfazione di riuscire a raggiungere l’obiettivo”.

C’è stato qualche momento di “paura”?

“Paura no, ma quando si sta sulla canoa, ogni movimento causa un ondeggiamento, la barca traballa. Poi ci fai l’abitudine”.

CARMEN GRAZIANO (2B IPSEOA): IL FIUME BIFERNO È UN PARADISO!

“Un’esperienza molto molto interessante, sia da fare che da vedere. Con noi c’era anche un cagnolino, Furia, un peloso color cioccolata, un vero marinaio avvezzo alla corrente del fiume, che ci ha accompagnato in questa avventura divertente e formativa. Mi è piaciuto il fatto di fare gruppo, di socializzare, di vivere un’esperienza nuova, viva, inclusiva. Per me è stata una novità, non avevo mai fatta prima, ancora mi porto addosso quelle emozioni e sensazioni.

Non immaginavo che il Biferno fosse così affascinante, così ricco di fauna e di flora; era bellissimo stare tutti assieme, con i compagni di classe e non solo, in mezzo ad una natura fantastica.

Sono rimasto colpita dalla natura, il Biferno in cui eravamo immersi, la sua trasparenza e purezza, il silenzio, i rumori, lo scorrere dell’acqua, le voci degli animali, i cinguettii. E tutto questo nonostante piovesse, facesse freddo, mancasse il sole. Mah, forse con la pioggia ci siamo divertiti ancor più!

La cosa che ti ha colpito maggiormente?

“Il momento più particolare è stato quello della gara, con un compagno di squadra che mi dava fiducia, perché dovevamo fidarci ciecamente, sa, imparare a farlo. E poi la prova a tempo, le emozioni, la bellezza della natura e degli animali

Un momento di tensione?


“Quando, da sola sulla canoa, dovevo farla girare vincendo la forza della corrente. E’ stata una prova di abilità, di forza, di nervi saldi. Mi è piaciuta tantissimo. Grazie alla mia scuola, ai docenti, a Molise Avventura per questa splendida opportunità!”

Molise Avventura, una realtà virtuosa

La canoa è il modo migliore per osservare l’ambiente fluviale, il mezzo più idoneo per la conoscenza dell’ecosistema acquatico. Quelle che si usano sul Biferno – spiega Pietro Mastrobuono – sono sempre canoe biposto perché questo fiume non può essere percorso con barche più grandi. Quello della passione per la canoa è un fenomeno abbastanza recente dalle nostre parti e fino a 10 anni fa pochi pensavano che il Biferno fosse navigabile. Andare in canoa è ancora da tanti considerato una stramberia. Chissà che stupore dovette suscitare nei boianesi vedere arrivare in città qualcuno per via d’acqua, tramite il Calderari, quando avviammo questa esperienza. In precedenza sul Biferno non si erano mai incontrate barche, per cui grande, di certo, è stata la meraviglia della gente alla comparsa dei canoisti. A Bojano ha sede l’associazione Molise Avventura i cui aderenti sono stati tra i primi a praticare canoa canadese. Boiano è, in generale, il punto di partenza delle escursioni in canoa e qui il corso d’acqua che non si chiama più Biferno, ma Calderari, cambia aspetto diventando un elemento dell’ambiente urbano, non più di quello naturale.

Pietro Mastrobuono: tutti possono navigare in canoa

“Si è trattato di un momento realmente e fortemente inclusivo, dal punto di vista umano, oltre che sportivo. Soddisfazioni a profusione con i ragazzi, che hanno risposto in maniera bellissima, soprattutto ragazzi con qualche disabilità, tanto che anche gli stessi professori sono rimasti sorpresi. E’ capitato proprio a me di portare Tommaso (nome di fantasia) un ragazzo speciale, sotto tutti i punti di vista. La sua felicità ci ha contagiati tutti. E poi Alessia (nome di fantasia) che sulla canoa proprio non ci voleva salire, e che all’ultimo momento ha vinto la sua battaglia e ha pagaiato con vigore. Facciamo progetti con le scuole da molti anni, ma spesso i dirigenti sono preoccupati della pericolosità delle attività. Ma, ribadisco, assolutamente no, non è un’attività pericolosa, tutti possono sperimentarlo”

Andrea Evangelista e Furio: membro speciale dell’equipaggio

Furio lo porto con me, il cane in natura ci sta fantasticamente, chiunque lo vede è super entusiasta, fanno a gara per andare in canoa e sul furgone con lui, e le scolaresche si dividono sempre tra chi va in canoa e chi si occupa di lui. I ragazzi mi vengono sempre a chiedere se possono farlo giocare. L’ho trovato 4 anni nelle campagne di Santa Maria del Molise e decisi di prenderlo, visto se era microchippato. Ho chiesto lì intorno, nessuno che lo reclamasse. Lui, d’altronde, appena mi ha visto si è innamorato di me; ad un certo punto, quando andavo via, mi correva dietro. Ho resistito due giorni, il terzo me lo sono portato a casa a Bojano. Non ti dico quando mamma lo ha visto. Però oggi è lei che gli compra la carne di prima scelta. E’ un cane equilibrato, ha portato una bella ventata di novità a casa. Ho rinunciato ad un po’ di cose, non esco più la sera. In canoa lo consideriamo un membro dell’equipaggio, sa stare, compito, educato, a suo agio. L’ho portato da piccolo, come vede che balzo in canoa sale e si mette a fianco della persona che portiamo.

Come hanno risposto le scuole?

“Per quanto riguarda l’esperienza con le scuole, è sicuramente vincente. Lavoriamo con prime e seconde, i ragazzi hanno un entusiasmo che non troviamo negli adulti. Sono super competitivi, i premi, le gare. Anche le professoresse sono meravigliose. Gli studenti e le studentesse dell’IPSEOA sono stati meravigliosi, altrettanto i docenti. Una bella scuola davvero!”

Molise Avventura tra Aironi, Martin Pescatore, Germani Reali

Molise Avventura propone escursioni in canoa canadese sul fiume Biferno. Un’esperienza naturalistica unica nel suo genere, una immersione totale in una natura che conserva intatti i suoi tratti caratteristici.

Partendo dalle sorgenti di Pietre Cadute (site in Bojano) si naviga in leggera corrente in un tratto di fiume stretto e tortuoso dove la vegetazione straripante crea il giusto habitat per diverse specie animali, volatili in particolar modo.

Navigando silenziosamente è facile imbattersi in magnifici Aironi, piccoli e colorati Martin Pescatore oppure sorprendere interi stormi di Germani Reali che riposano sul letto del fiume, mentre le acque fredde e cristalline sono un continuo guizzare di trote.

L’escursione ha una durata che varia da 1 ora e 20 alle oltre 2 ore di navigazione (pause escluse) in base a velocità di discesa e tratto di navigazione.

Per un’escursione entusiasmante e in piena sicurezza Molise Avventura mette a disposizione di tutti i partecipanti  le attrezzature e un team di guide U.I.S.P. dall’esperienza pluriennale. Le attività di Molise Avventura sono in linea con gli obiettivi di Molise Noblesse, primo portale per la divulgazione e la valorizzazione del territorio e delle eccellenze molisane.

I progetti scolastici di Molise Avventura

Molise Avventura propone progetti scolastici con il fine di sensibilizzare i giovanissimi alla tutela e al rispetto per l’ambiente, promuovere il territorio e stimolare l’attività fisica. Immersi nel verde e sempre coadiuvati dal team di Molise Avventura ci si può coinvolgere con attività didattiche e sportive. Un’occasione per scoprire flora e fauna locale attraverso il gioco e lo sport.

I giovani protagonisti:

CLASSE 1^ A

Bortone Elia, Ciaramella Marco, Corvo Cristina, Cosco Vittorio, Di Paolo Daniel, Di Rosa Antonio, Di Zinno Achille, Djelou Massaudje, Evangelista Arturo, Ghizzardi Daniele, Lombardi Francesco Pio, Mignogna Adriel, Peca Giulia, Zappone Gabriele, Huallpa Santana Isabel Guadalupe, Paba Alberto, Romano Gabriele, Lombardi Andrea.

CLASSE 2^A

Aderà Miriam, Breval Marco, Bortone Elia, Civico Lorenzo, Coppola Antonio, Di Niro Elena Lucia, Di Palma Alessio, Giarrusso Niccolò, Groza Sara Alexandra, Iannetta Carmelo Michele, Iannetta Jacopo, Masciotta Diego, Montanaro Raffaele, Ursu Cristian, Velleca Clara, Gianovich Repetti Caterina.

CLASSE 2^ B

Abdel Sayed Mina Atefrou, Bornaschella Marco, Colangelo Kevin, Fiorella Manuel, Graziano Carmen, Jabeur Martina, Manocchio Aurora, Masella Lorenzo, Moffa Francesca, Palermo Gaia, Petti Claudia, Pezzente Antonio, Sardella Francesco, Spicciato Kevin, Barbato Emilio.

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E ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

http://www.minacappussiartista.it/

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