Bufala del Green Pass, secondo Crisanti è solo un mezzo per accelerare vaccini

Bufala del Green Pass, secondo Crisanti è solo un mezzo per accelerare vaccini

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Bufala del Green Pass sugli ambienti sicuri. Per Andrea Crisanti, virologo e direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, è solo un incentivo per accelerare le vaccinazioni

Bufala del Green Pass: Crisanti si esprime sulla questione a “In Onda” su La7.  “Non è uno strumento di sanità pubblica” è solo un modo per spingere le persone a vaccinarsi. Infatti, con tutte le sue peculiarità, è proprio il vaccino a proteggerci in maniera sensibile.

Bufala del Green Pass secondo Crisanti

“Si tratta di un incentivo per la vaccinazione, – afferma Andrea Crisanti – non è uno strumento di sanità pubblica – le parole del virologo a ‘In Onda’ su La 7 – è una bufala pazzesca dire che col Green Pass creiamo ambienti sicuri, serve ad indurre le persone a vaccinarsi. Il Green Pass è un incentivo, è la vaccinazione che aumenta la sicurezza non il Green Pass”.

Crisanti sul vaccino

“Non sappiamo quali sono gli effetti a lungo termine del siero contro il Coronavirus così come non lo sapevamo degli altri vaccini. L’unica cosa è dirlo onestamente. Quando si ha qualche dubbio dire: questa cosa non la so. Le persone sono contente quando uno dice questa cosa, perché si sentono allo stesso livello e capiscono che chi fa ricerca, fa scienza e non fa parte dell’élite. Sono persone normali, sono persone che lavorano per il bene comune”.

Bufala del Green Pass

La questione ed i problemi di attuazione del Green Pass animano i dibattiti di tutti. Così si esprime Paolo Mieli –giornalista ed opinionista – “Sul treno, da settembre, devi mostrare il green pass e la carta d’identità.  A parte i controlli 8 mila persone ma ci vogliono dei tempi lunghissimi, dobbiamo fidarci del green pass e non farla troppo pesante questa storia. Perché si capisce il green pass è stato chiesto per accelerare le vaccinazioni e farne fare di più. Non fiscalizziamoci primo perché ormai abbiamo capito che ancorché vaccinati possiamo prenderci il virus, un sia pure senza venire all’ospedale terapia intensiva ed eventualmente trasmetterlo. Poi perché sarà come l’App Immuni”.

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