Agricoltura, Girelli (Assofertilizzanti): “No divieti irrazionali urea, serve dialogo con Ue”

Attualità

(Adnkronos) – “Ci stiamo confrontando con Bruxelles su temi cruciali legati alla sostenibilità. Il Green Deal europeo è condizionante, e la nostra posizione è critica ma costruttiva. Ci preoccupa molto l’arrivo del Cbam e l’ipotesi di eliminare le agevolazioni IVA sui fertilizzanti, misure che colpirebbero soprattutto le aziende agricole più piccole”. Lo ha dichiarato Paolo Girelli, presidente di Assofertilizzanti, intervenendo alla conferenza per i 40 anni dell’associazione a Roma. 

“Destano forte preoccupazione anche i possibili divieti all’uso dell’urea nelle aree sensibili, in particolare nella Pianura Padana – ha aggiunto –. Le nostre aziende dispongono di tecnologie in grado di ridurre l’impatto ambientale senza penalizzare la produttività. Rinunciare all’urea significherebbe compromettere rese e qualità, con un beneficio ambientale minimo, appena dello 0,1% in termini di emissioni clima-alteranti: sarebbe una follia”.

Girelli ha ricordato che “l’industria italiana dei fertilizzanti ha già sviluppato prodotti innovativi e a basso impatto, dagli inibitori della nitrificazione ai concimi a rilascio controllato, fino agli organo-minerali e ai biostimolanti. Servono soluzioni condivise e comparabili con quelle di altri Paesi europei, come la Germania – ha concluso – dove è stato introdotto il concetto di ‘urea inibita’ e l’obbligo di interramento entro 48-72 ore.

Chiediamo un confronto aperto e onesto per evitare scelte che penalizzino il nostro settore e la qualità del made in Italy agroalimentare”.

Ma cos’è l’Urea e quali sono i suoi effetti sull’ecosistema, sull’ambiente, sulla salute delle persone?

L’urea agricola è il concime con il maggior titolo azotato (46% di azoto). Grazie alla sua facoltà di sviluppare ammoniaca, l’urea viene usata come fertilizzante per i terreni. 

Il processo di acidificazione delle acque e dei suoli causato dalla saturazione di azoto nell’ambiente provoca grandi problemi agli ecosistemi, perdita della biodiversità ed una evidente crisi climatica derivante dalla concentrazione della CO2 e dal riscaldamento globale. È la conseguenza di lunghi anni di:

– emissione di sostanze acidificanti in atmosfera (nitrati, solfati ed altri inquinanti) principali responsabili dei processi di acidificazione delle precipitazioni e del deperimento vegetale (v. moria delle piante anche a livello boschivo)

– degradazione delle sostanze organiche (v. azoto ammoniacale) e degli inquinanti ambientali (metalli pesanti e pesticidi vari) con conseguente alterazione del ciclo dei nutrienti

– uso di fertilizzanti azotati come l’urea e di fertilizzanti chimici di sintesi per la coltivazione dei terreni e dei prodotti agricoli che arrivano sulle nostre tavole.


[email protected] (Web Info)

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

http://www.minacappussiartista.it/

Lascia un commento