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Abusava e offriva la figlia disabile minorenne. Nigeriano denuncia tutto, soggiorno di permesso come premio

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Il giovane ha collaborato con gli agenti del commissariato Monteverde a un’indagine su una vicenda di violenze sessuali di gruppo su una ragazza. Lui che era un ex detective della polizia africana ed è un cattolico fervente, è stato premiato col permesso di soggiorno

Vicenda tristissima. Faceva prostituire e abusava della figlia minorenne, portatrice di handicap fisici e psichici, nigeriano denuncia tutto e ottiene il permesso di soggiorno. Un permesso conquistato con onore da un giovane nigeriano arrivato a Roma, Samson Mavis, 28 anni, dopo che in patria gli erano stati uccisi entrambi i genitori e il fratello. Una mattina di settembre era stato avvicinato da un italiano di 45 anni che a bordo di un fuoristrada gli prometteva incontri bollenti con la figlia seduta sul sedile posteriore, ha fatto finta di essere interessato, ha chiesto informazioni, ha preso il numero di telefono dell’orco e poi ha allertato gli agenti del commissariato Monteverde. Sabato mattina il questore Guido Marino, alla presenza della dirigente del commissariato Mariella Chiaromonte, ha firmato davanti ai suoi occhi il permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari. Gli ha stretto la mano, si è congratulato. Lui, lacrimoni per la gioia, ha ringraziato: “Ho fatto solo il mio dovere”. In realtà ha fatto di più.

La vicenda

Una storia odiosa. Quell’uomo di 45 anni ben vestito e a bordo del suv girava per il quartiere adescando giovani di colore. Prometteva loro un rapporto sessuale con la ragazzina, incapace di intendere e di volere. Il suo obiettivo era quello di adescare giovani di colore ai quali vendere le prestazioni sessuali della figlia. “Ti do 25 euro se vieni con lei, ci divertiamo”, diceva ai ragazzi che fermava, mentre era nel suo fuoristrada con la giovanissima vittima a bordo, mostrando loro anche
 alcuni video con la figlia protagonista, coinvolta in scena hard. Così è stato anche con il 28enne coraggioso che, dopo aver fissato l’incontro, si è recato nel luogo dell’appuntamento seguito a vista dagli agenti della polizia in abiti borghesi che aveva preventivamente allertato. Dopo essere salito sull’auto, il 45enne gli avrebbe riferito un cambio di programma inaspettato: “per oggi non abbiamo tempo di stare con lei, se vuoi divertiti un pochino giocando. Ma oggi è meglio che tu stia con me, la prossima volta andrai con lei”. A quel punto, spaventato per quanto sarebbe potuto accadere, lo straniero sarebbe riuscito a mettere al corrente gli agenti delle intenzioni del padre pedofilo via sms, riuscendo a bloccarlo ancora a bordo del suv. Dopo avergli sequestrato il cellulare, i militari avrebbero confermato al suo interno numerosi video ed immagini choc. In alcuni la figlia disabile era coinvolta in scene di sesso con almeno sei uomini di colore nelle quali prendeva parte anche il padre che era solito impartire ordini. Inevitabili, per il 45enne, le manette, seguite poco dopo dall’arresto di altre due persone, entrambi ragazzi di colore, identificati grazie ai video. Il nigeriano, di contro, dopo un arrivo in Italia non semplice, è pronto a voltare pagina ed a vivere finalmente la sua nuova vita. “Ho fatto solo il mio dovere”, ha commentato, dopo il “premio” che gli è stato conferito per il suo coraggio.

di Antonio Rocco 

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.