Vittorio Feltri processato dall’Ordine dei giornalisti. La sua difesa

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Non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici. Vittorio Feltri, giornalista italiano, processato dall’Ordine dei giornalisti per un articolo scritto su Libero nel 2017, in cui auspicava, che i musulmani ritenuti violenti venissero espulsi.

(UMDI UNMONDODITALIANI) Vittorio Feltri, processato dall’Ordine dei giornalisti, per un articolo scritto su Libero nel 2017. Nell’articolo incriminato Feltri auspicava, che i musulmani sospettati di essere oltremodo violenti, venissero espulsi secondo lo stesso piano proposto da Trump. ‘’In sostanza, sostenevo che non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici. – ha scritto Feltri in un post dello scorso Gennaio – Mi è stato detto che alcune mie espressioni non corrispondono alle norme deontologiche e ho ricevuto una notifica dell’ Ordine dei giornalisti che intende processarmi perché, oltre un anno fa, scrissi un articolo su Libero, affermando che Trump aveva ragione nel voler espellere dagli Usa i musulmani fortemente sospettati di terrorismo.’’

 

L’ANALISI DELL’ARTICOLO E LA DIFESA DI FELTRI

‘’Nell’articolo specificavo che non tutti gli islamici sono pericolosi, ovviamente, e che quelli che si sono adattati alle nostre leggi sono persone rispettabili, mentre i fanatici aspiranti omicidi andrebbero allontanati’’ continua Feltri nella speranza, che la sua difesa venga accolta dai giudici. I terroristi sono bastardi! è il titolo dell’articolo accusato. Feltri apostrofa dicendo, che i concetti da lui espressi sono chiari, e per quanto riguarda l’intestazione di tale articolo, non si sente chiamato in causa, in quanto lui è il direttore responsabile. ‘’Cosa ci fosse di male in questo assunto non capisco – prosegue Feltri – eppure il tribunale ridicolo e incompetente della corporazione degli scribi mi punta il dito addosso, desiderando condannarmi non so a  quale pena’’. Analizzando il pezzo incriminato, la frase su cui è stata posta l’attenzione è la seguente: non tutti i musulmani sono bastardi inclini a uccidere, ma è assodato che la minaccia alla nostra incolumità proviene dal loro (quello dei bastardi) fetido ambiente. Necessaria è la distinzione tra chi è condannabile e chi non lo è, e un’analisi semantica per i termini bastardi e fetido. ‘’Con il termine bastardi, intendevo l’uso estensivo del sostantivo, per indicare un soggetto degenere o corrotto, come riportato dalla Treccani. Laddove aggiungo “ma è assodato che la minaccia alla nostra incolumità proviene dal loro fetido ambiente”, appare incontrovertibile che il pronome personale “loro” è riferito ai terroristi, dunque l’ aggettivo impiegato per identificare l’ ambiente da cui provengono è assolutamente appropriato. Anche qui, sul piano meramente semantico, sempre la Treccani spiega che l’impiego dell’ aggettivo fetido è in uso figurativo per esprimere grave riprovazione, condanna, disgusto. Posto che la stragrande maggioranza dei terroristi, che hanno compiuto stragi in Europa, facendo centinaia di vittime, sono estremisti islamici – continua Feltri nel post – Ovvio pertanto che coloro che sono fortemente sospettati di essere terroristi vadano eliminati dalla società, esattamente come intende fare Trump che non è un dittatore, bensì il presidente degli Usa, ossia un Paese democratico’’. Gli osservatori bigotti del Corano, come li definisce Feltri, hanno una cultura in contrasto con la nostra, e non sono rari gli episodi in cui si registrano violenze specialmente contro le donne, che adottano costumi occidentali. ‘’Noi non sopportiamo che taluni ospiti musulmani agiscano in violazione delle leggi italiane che prevedono la parità dei generi. L’Isis poi ha sparso troppo sangue e non lo accettiamo. Qui si tratta di espellere non gli islamici in blocco, ma coloro che commettono reati o progettano di compierne. – conclude Feltri – In definitiva c’è qualcuno che ha il coraggio di sostenere che i terroristi non sono bastardi e che il loro ambiente non è fetido? Credo proprio di no! Non vorrei che i colleghi censori mi avessero confuso con Crozza quando esaspera i toni o confonde posizioni che non ho mai avuto.’’