Venezuela, continua l’emergenza. 19 comuni molisani pronti ad accogliere i corregionali

Italiani Nel Mondo

Già tristemente colpita da problemi economici e politici, la popolazione venezuelana è il triste protagonista della crisi che attraversa il Paese sudamericano. Molte famiglie che vivono lì sono d’origine molisana, ed è proprio dal Molise che stanno partendo aiuti. Vincenzo Cotugno ha inoltrato a 136 comuni molisani una richiesta d’accoglienza per il reinserimento dei conterranei di rientro in Molise

(UMDI UNMONDODITALIANI) Venezuela, l’emergenza che si sta abbattendo sullo stato sembra non volersi arrestare, aumentando giorno dopo giorno, ora dopo ora, il disagio e le complicazioni della città sud americana. Già tristemente colpita da problemi economici e politici, chi ne paga il prezzo più alto è la popolazione, stremata dalla situazione di caos che sta attraversando il Paese. Molte famiglie che vivono lì sono di  origine molisana, ed è proprio dal Molise che stanno partendo aiuti. La piccola regione italiana, infatti, si sta prodigando per accogliere e raccogliere i corregionali che vivono in Sud America. Vincenzo Cotugno, Assessore regionale ai Molisani nel Mondo, ha inoltrato a 136 comuni molisani, alle associazioni preposte e ai due Prefetti, una richiesta d’accoglienza per il reinserimento dei conterranei di rientro in Molise. Per favorire il rimpatrio definitivo, inoltre, è presente un fondo di 30 mila euro istituito dall’articolo 25 della legge di stabilità. Cotugno, nella nota, ha richiesto anche il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni di Monacilioni, Colli al Volturno, Pietracatella, Campodipietra e Riccia, dove sono presenti famiglie italo-venezuelane. “Si ricorda – si legge nella nota dell’assessore Cotugno – che l’utilizzo di alcune parole come “emergenza o urgenza” non è frutto di una forzatura lessicale, ma del fatto che nell’ultimo biennio sono stati assassinati in Venezuela quattro cittadini italiani di origini molisana  (Gabriel e Domenico Petruccelli di Sant’Elia a Pianisi a Guacara nel novembre 2017, Elio Simonelli di Toro assassinato a Maracay il 1 agosto 2018 e Amedeo Rafael Basile Ferrer assassinato a Maracaibo il 7 dicembre 2018) e che molti altri sono stati oggetto di sequestri di persona, rapine, intimidazioni, furti o atti di violenza ad opera di bande criminali senza scrupoli”. Cotugno esprime anche gratitudine alla Caritas delle città di Campobasso e Trivento, che quotidianamente aiutano le famiglie tornate dal Venezuela.

IL COMUNE DI MONACILIONI

Il Comune di Monacilioni, ed esempio, ha accolto i seguenti nuclei familiari: Andrea e Douglas e le 2 figlie rispettivamente di 3 e 5 anni; Giovanna e Gabriel e il figlio di 1 anno; Manuela e Josè Pastor e i loro 7 figli di cui l’ultimo di 4 anni. E’ in arrivo, con un programma del Ministero degli Esteri, la famiglia di Juan Pablo Utrera Bolivar e di Maria  Alejandra Pannitto e i loro 2 figli rispettivamente di 12 e 6 anni.

L’OPERATO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI

L’Assessore Cotugno, nella nota, esprime anche apprezzamenti per l’operato del Ministero degli Esteri e dell’Ambasciata Italiana a Caracas, in seguito una delicata situazione. Si legge, infatti: “[…] apprezzamento per l’operato del Ministero degli Esteri e dell’Ambasciata Italiana a Caracas per la sensibilità mostrata verso i connazionali e per essere intervenuta con esito positivo nei confronti delle Autorità del Venezuela per agevolare il rientro della salma di Elio Simonelli. Il padre Pasquale Simonelli di 86 anni, residente a TORO (CB) ha espresso il desiderio di poter tumulare la salma al fianco di quella della mamma di Elio nel locale cimitero e la salma giungerà il giorno 7 dicembre 2019.”

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