Vaccini a teatro con Il Decreto; le tappe di una legge anticostituzionale

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Un’analisi delle tappe che hanno contribuito all’innalzamento dell’obbligo vaccinale, da 4 a 10 vaccini nell’opera Il Decreto; torna per la seconda volta in Molise al cinema Sant’Antonio a Termoli

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Interessante excursus sui passaggi che hanno portato alla Legge 119 o comunemente detta Legge Lorenzin, quello che si impegna a portare in scena la “Compagnia del Teatro Artistico D’inchiesta”. Con l’Opera Il Decreto vengono esaminate le tappe che hanno contribuito all’innalzamento dell’obbligo vaccinale, da 4 a 10 vaccini. Dopo essere andato in scena e aver riscosso successo in tutta Italia, Il Decreto torna per la seconda volta in Molise, dopo Ferrazzano il 10 Febbraio 2018, sarà il 19 Aprile, alle ore 21:00, presso il cinema Sant’Antonio a Termoli (CB). L’opera “Il Decreto”, fortemente contemporanea, nasce per raccontare attraverso una narrazione di contesto un’importante vicenda che ha scosso il nostro Paese e che ha innescato un esemplare movimento spontaneo di opinione pubblica, capace di svilupparsi al di fuori delle ordinarie dinamiche politiche e sociali. Con l’inizio del racconto ci si sposta indietro nel tempo: è il 2009, due figure di donne coraggiose anticipano e precorrono i tempi in una visione lucida e competente. Con loro si avvia la narrazione volta a rafforzare, in tutto il suo sviluppo e fino ai nostri giorni, l’importanza del progresso e della scienza, quest’ultima umile interrogante della realtà che da sempre è la luce dei popoli. Mai in disaccordo con le conquiste scientifiche anzi, apertamente pro scienza, sempre nel rispetto di una lettura degli accadimenti supportata da documentazione e dal rigore narrativo, l’opera è un intreccio di fatti e accadimenti che non sfiorano argomentazioni tecniche o mediche ma che ricostruiscono quello che è stata la storia di un decreto, il decreto “Lorenzin”. Non un decreto qualsiasi, ma un decreto definito anticostituzionale e illegittimo da una delle personalità che più rappresenta il simbolo della giustizia, il giudice Ferdinando Imposimato. Lo stesso strumento normativo che da una parte dovrebbe garantire i diritti dei cittadini è in questo frangente in grado di piegare il diritto di libertà dei medesimi nello scegliere consapevolmente in merito alla salute dei propri figli, provocando preoccupazione e disorientamento nelle famiglie italiane. Così in un quadro composito, i fatti del passato tornano prepotentemente come attualità suggerendoci una via interpretativa, svelata dalla costruzione narrativa raffinata e profonda di David Gramiccioli, per dare corpo e significato alla necessità di difendere il nostro ruolo di uomini, di genitori e di cittadini. L’opera “Il Decreto” è uno strumento di riflessione per tutti coloro che avranno, in coscienza, l’interesse a darsi una risposta, non del tutto scontata, che anche la salute, prima di essere tradotta in articoli di legge, è un diritto che deve essere garantito a tutti, indistintamente.

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