Russia-Usa: possibile guerra aerea in Siria

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Nuove frizioni tra Russia e Stati Uniti dopo l’abbattimento di un jet siriano alla periferia di Raqqa. Stati Uniti che si riservano il diritto di volare in qualsiasi punto della Siria. Le forze armate americane hanno riferito che gli alleati siriani, le Forze Democratiche Siriane (FDS), sono stati attaccati dall’aviazione di Bashar al Assad a sud di Tabqah

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Possibilità di una guerra aerea in Siria, dopo che Mosca ha lasciato intendere un possibile attacco agli stessi aerei americani. La scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno abbattuto un jet delle forze siriane, di fatto alleate con la Russia, e ciò ha spinto Mosca a dichiarare che la “distruzione di un velivolo da parte dell’aviazione americana in quello che è lo spazio aereo siriano è una cinica violazione di sovranità e un atto di aggressione contro la Repubblica Araba Siriana”. Funzionari statunitensi hanno risposto con studiata indifferenza: “Continueremo a sostenere i partner alleati e le forze di coalizione a terra” ha riferito da Baghdad il portavoce della coalizione, il Colonnello Ryan Dillon. Un ex funzionario di spicco della Difesa ha aggiunto che l’esercito degli Stati Uniti dovrebbe dire pubblicamente che si riserva il diritto di volare in qualsiasi punto della Siria. Gli ultimi nervosismi tra Russia e Usa sono nate la scorsa settimana: le forze armate americane hanno riferito che gli alleati siriani, le Forze Democratiche Siriane (FDS), sono stati attaccati dall’aviazione di Bashar al Assad a sud di Tabqah; gli aerei da guerra Usa sono stati impegnati affinché l’assalto terminasse. Secondo una dichiarazione del Centcom, i funzionari americani hanno contattato gli interlocutori russi per convincerli a fermarsi ad Assad. Ma due ore dopo l’impegno iniziale, un SU-22 siriano ha attaccato di nuovo le forze USA. Ja’Din, città vicino a Taqbah, è a soli due chilometri a nord da quella che il Centcom definisce “zona di conflitto regionale”.

La nota ufficiale

Usa interessati ad un canale “deconflittuale”: “Quando si è trattato di mitigare situazioni a terra, i russi sono stati molto collaborativi. Non posso dire, però, ciò che i russi faranno o hanno intenzione di fare, dal momento che non c’è stata alcuna notifica ufficiale di cambiamento rispetto alle operazioni militari russe”; ha spiegato Dillon che gli Usa “sono stati e saranno sempre disponibili a porre fine al conflitto con la Russia”. Gli ufficiali russi a Washington, invece, hanno preferito non esprimersi. Il Centcom degli Usa ha riferito che un jet siriano ha fatto fuoco sugli alleati delle Forze Siriane Democratiche a sud della città di Tabqah, in Siria. Secondo la dichiarazione, l’arma statunitense avrebbe chiesto alla Russia, tramite la linea di deconflittualità, di avvertire le forze pro-regime affinché fermassero l’attacco. Il ministro della Difesa russo ha dichiarato che, prima di sparare all’aereo siriano, gli Stati Uniti non avrebbero usato la linea di deconflittualità con la Russia. La Russia considera l’azione Usa come un fallimento internazionale; dal 19 giugno 2017, il Ministero della Difesa russo ha interrotto la cooperazione con la parte americana sul protocollo riguardante la prevenzione di incidenti in Siria e chiesto chiarimenti. Nelle missioni di combattimento dell’aviazione russa nello spazio aereo della Siria, tutti i tipi di veicoli aerei, tra cui aeromobili e UAV della coalizione internazionale individuati a ovest del fiume Eufrate, saranno individuati dai sistemi russi SAM come bersagli aerei.