Bojano, arriva il commissario prefettizio. Altro che dimissioni, basta non approvare il bilancio

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Aspettavamo uno stregone da Bangui e invece arriva il commissario nominato dal prefetto di Campobasso. L’Africa, per il momento, resta lontana, mentre già si preparano le manovre politiche per le elezioni amministrative, con Massimo Romano pronto a ritentare la scalata di palazzo San Francesco. Ma, a quanto sappiamo, di commissario ad acta non è mai morto nessuno…

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Vedo vedo nella sfera del futuro…non uno sciamano, ma un commissario prefettizio in arrivo, a Bojano, a causa della mancata approvazione del Bilancio di previsione da parte della Giunta, ancora dolorante per le recenti defezioni di assessori e consiglieri delegati. Il disastro finanziario lasciato in eredità a Marco Di Biase da parte dell’amministrazione Silvestri e C. comincia a far sentire i suoi effetti nei confronti di un esecutivo che ha preferito restare inoperoso per non sporcarsi le mani nel calderone di un bilancio “allegro” che ha messo a dura prova gli equilibri economici comunali. La Giunta comunale dunque, nonostante una proroga concessa dalla Prefettura di Campobasso, non ha approvato il bilancio di previsione 2017-2019. Obbligatoriamente si apre la strada al commissario  prefettizio, già nominato dal prefetto, e chiamato a sostituire l’esecutivo Di Biase nella predisposizione del documento contabile. La mancata approvazione del bilancio di previsione è solo l’ultimo,in ordine di tempo, dei colpi di scena ai quali abbiamo assistito nelle ultime settimane. Le dimissioni dell’assessore Roberta Scinocca, sostituita dal campobassano Donato Toma, la remissione, da parte della consigliera Carmen Zuccarino, della delega al sociale, le dimisisoni di Silvio Perrella da coordinatore della maggioranza, le dimissioni dei componenti dell’ufficio di presidenza, Sergio Perrella e Giacomo Papa.

Il commissario partito alla volta di Palazzo San Francesco che dovrà predisporre il bilancio preventivo. A quel punto il Consiglio comunale avrà venti giorni di tempo per l’approvazione. Decorso infruttuosamente tale termine, si procederà allo scioglimento dell’assise civica. Il che potrebbe rappresentare una maniera elegante, per Marco di Biase e i suoi, per uscire da  una posizione fin troppo scomoda, che ha portato tutti all’immobilismo amministrativo e ad una città, in definitiva, bloccata ad un anno fa, quando la lista vincitrice si è insediata nel palazzo di città.

La situazione finanziaria lasciata da Silvestri è grave e probabilmente un imprenditore come Marco Di Biase, abituato a far quadrare i conti senza sprechi, ottimizzando i costi per produrre introiti, non poteva sobbarcarsi l’onere di una barca in affondamento. Tra le ipotesi che si ventilano, c’è anche quella di dichiarare il dissesto finanziario, a causa dell’esposizione debitoria del Comune, ormai da anni.

Mercoledì 12 aprile 2017, alle ore 16.00, il gruppo d’opposizione in Consiglio comunale, Bojano Domani, ha tenuto una conferenza stampa, ma non ha invitato UN  MONDO D’ITALIANI. Tema di discussione, “la situazione politico amministrativa del Comune, tra crisi interna alla maggioranza e mancata approvazione del bilancio di previsione”.

“Mi viene da chiedere lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Bojano per presunta infiltrazione di inettitudine politica”. Le dichiarazioni ironiche di Massimo Romano, che evidentemente gongola all’idea di un ritorno alle urne per quel riscatto che pesa come un macigno dopo la sconfitta elettorale. “Torniamo – ha aggiunto l’ex consigliere regionale – a denunciare l’inerzia amministrativa di Sindaco e Giunta che, a distanza di un anno, non sono riusciti ad approvare il Consuntivo e, ora, il previsionale. Chiediamo le dimissioni di Sindaco e Giunta”.

Di commissario ad acta, per la verità, non è mai morto nessuno. L’uomo nominato dal prefetto di Campobasso dovrà predisporre il Bilancio di previsione per l’anno in corso. In questo modo il team di Marco di Biase non dovrà sobbarcarsi una responsabilità pesante. Se è questo l’intento dell’esecutivo, seguirà certamente la prevista approvazione in consiglio. Se invece l’intento è quello di uscire alla chetichella da una posizione scomoda, i numeri, come per incanto, verranno a mancare. Con buona pace di Massimo Romano, pronto a ritentare la scalata di Palazzo San Francesco. Lo seguiranno Alfonso Mainelli e i Cinque Stelle?

Gli scenari, insomma, sono tutti aperti e possibili, e la situazione si potrebbe ribaltare. Non ci resta che aspettare. Noi di UMDI, d’altronde, il 4 aprile, in tempi non sospetti, elencando tutti i dimissionari e il rincorrersi di ben sei segretari comunali, avevamo ventilato l’ipotesi delle dimissioni di Marco Di Biase, rivelando, anzi anticipando, l’arrivo di uno stregone che avrebbe rimesso a posto le cose. Che magia sarà mai questa?

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